Tiberio Calbucci ha individuato in Edoardo Gallo una delle grandi promesse della difesa dei Seamen, forte di un mix di gioventù e talento. Noi abbiamo voluto intervistarlo.

D. Ciao Edoardo. Vuoi presentarti?

R. Ciao, sono Edoardo Gallo, ho 23 anni e sono chinesiologo, laureato da poco in scienze motorie. Ho conosciuto il football quando avevo 14 anni circa tramite un amico di famiglia. Nove anni dopo sono ancora qui. Ho iniziato giocando praticamente in tutti i ruoli, in attacco e difesa, trovando poi quello più congeniale: il linebacker.

D .Tiberio Calbucci ha dispensato parole importanti definendoti un grande prospetto. Cosa provi?

R. Conosco Tiberio da molti anni. Ci siamo affrontati per la prima volta quando lui giocava a Modena nelle giovanili e già si faceva notare, soprattutto per la grinta. È un giocatore di alto livello e siamo tutti dispiaciuti del fatto che non potrà raggiungerci fin da subito in questo viaggio. Conoscendolo, sarà pronto prima del previsto.

D. Dalla IFL alla ELF il salto è davvero grande. Immaginiamo che tu scalpiti per questa nuova avventura.

R. In ELF il livello è molto alto, per questo appena finita la scorsa stagione, nonostante fossi infortunato, ho da subito iniziato ad allenarmi duramente, in palestra e sul campo, per assicurarmi un posto “sulla nave”. Quando Paolo Mutti mi ha chiesto di firmare il contratto, il mio obiettivo è stato raggiunto.

D.Hai avuto modo di saggiare la qualità della squadra e dei nuovi arrivati. Cosa ne pensi?

R. Abbiamo una bella squadra e nonostante ci stiamo allenando da poco tutti assieme si sente già una forte unione. Il gruppo si sta formando e il livello degli allenamenti si alza ogni settimana. Ogni giocatore è ambizioso e ciò crea tanta competizione all’interno del team, elemento essenziale per la crescita di ognuno.

D. C’è qualcuno a cui sei particolarmente grato per averti dato la possibilità di arrivare a questo livello?

R. Voglio ringraziare tutti i miei compagni di squadra e soprattutto gli “anziani” del mio reparto che mi hanno accolto all’inizio: Daniele Pezza, Christian Nobile, Kevin Khay. Inoltre ringrazio Luigi Calegari, Paolo Guerini (Il Capo) e Luca Bellora, miei allenatori sin dalle giovanili, che svolgono da anni un grandissimo lavoro. Un ringraziamento speciale va ai miei compagni di squadra da sempre, come Tommaso Calegari, Nicolò Fonti e molti altri.

D. Hai avuto modo di guardare qualche partita della scorsa stagione della ELF? Quali differenze con il campionato italiano sono più evidenti?

R. Ho visto un po’ di partite. La cosa che ho notato subito, oltre all’altissimo livello degli import player, è l’intensità di gioco generale. Ogni blocco, placcaggio o traccia vengono eseguiti al 100% dall’inizio alla fine della partita, indipendentemente dal punteggio.

D. C’è qualche altro tuo coetaneo in squadra che ti sembra molto promettente?

R. I due che più ho notato quest’anno sono Juan Flores Calderon, il più giovane in squadra, ma dotato di gran talento e ambizioni e Lorenzo Paglicci, anche lui molto giovane nonostante abbia già dimostrato grandi capacità e margini di crescita.

 

Ufficio Stampa Seamen Milano