Ph.credits Giulio Busi

Tra gli innesti recenti nel roster blue navy spicca il nome di Marian Cebotaru. Classe 2001, tra i prospetti più interessanti nel ruolo di ricevitore, Marian proviene dagli Stainless Steel Warriors, impegnati nel campionato di IFL, dove ha trovato impiego anche negli special team. Lo abbiamo intervistato:

D. Ciao Marian e benvenuto a bordo. Ci racconti come ti sei avvicinato al football e cosa ti entusiasma di questa disciplina?

R. Mi sono avvicinato al football all’età di 16 anni quando avevo perso l’interesse per il calcio. In quel periodo sono venuti a scuola alcuni istruttori che ci hanno fatto provare a giocare. Dopo aver visto alcuni video su internet ho avuto l’impressione che si trattasse di uno sport bellissimo e quando sono sceso in campo per la prima volta ho avuto una tale iniezione di adrenalina da farmi capire che sarebbe stato il mio sport per il futuro.

D. Agli Stainless Steel Warriors, squadra da cui provieni, oltre che come ricevitore venivi impiegato anche in altri ruoli, in particolare negli special team. Quali sono le tue caratteristiche come giocatore?

R. Possiamo dire che le mie principali caratteristiche sono: altezza, velocità, lettura di gioco e ottime mani. Mi sono subito distinto per queste doti.

D. Cosa hai provato quando hai ricevuto la chiamata dei Seamen? Quanto trovi eccitante il salto in ELF?

R. E’ una grande occasione poter disputare un campionato nei Seamen, perché fin da quando ho iniziato a giocare, il nome di questa squadra è sempre stato sulla bocca di tutti. Quando mi hanno chiamato ero al settimo cielo.

D. Hai già avuto modo di conoscere qualcuno dei tuoi nuovi compagni di squadra? Cosa sai dei Seamen che il 10 giugno affrontano la prima partita in ELF?

R. Ho già conosciuto la maggior parte dei miei compagni e dopo una sola settimana di allenamento, mi sono già ambientato. L’unica cosa che so del 10 giugno è che scenderemo in campo contro i Dragons per dare il massimo di noi stessi e cercare di portare a casa la vittoria a tutti i costi.

D. Hai qualche sogno nel cassetto per la prima stagione, sia come risultati individuali che di squadra?

R. Il mio sogno più grande è quello di arrivare a essere il miglior ricevitore italiano e avere la possibilità di partecipare a un camp negli Stati Uniti. Sono consapevole che la strada è ancora molto lunga e che c’è tanto da fare, ma sono convinto che ce la farò.

D. Cosa c’è nel tuo futuro, fuori e dentro il campo?

R. Nel mio futuro vedo solo il football. Non ho un piano B. Voglio essere totalmente concentrato sull’obbiettivo e non cercare altre soluzioni, nel caso non ce la facessi.

 

Ufficio Stampa Seamen Milano