I Seamen reggono l’urto dei Surge, una delle migliori realtà della lega, per un quarto e mezzo prima di cedere sotto il peso dell’attacco dei padroni di casa e delle defezioni che al momento pesano sul roster. A Stoccarda finisce 55 a 9, un risultato che rispecchia in parte l’attuale differenza di valori, ma è certamente confortante per i tifosi blue navy aver assistito ai primi venti minuti di gara nei quali Matteo Felli, con un field goal e Juan Flores Calderon, su un big play innescato dal braccio di Zach Bronkhorst avevano tenuto la squadra a contatto dell’avversario, sul parziale di 9 a 13. La maggiore profondità del roster e il passing game di Stoccarda, a tratti micidiale, hanno poi scavato progressivamente un solco che solo nell’ultimo quarto, terminato sul 21 a 0 per i padroni di casa, ha assunto toni davvero severi.

Tra le note liete per i Seamen si conferma la tenuta della difesa sulle corse, in attesa dei giusti correttivi sul passing game avversario e di un attacco più performante che mantenga un maggior possesso di palla in termini di minutaggio. Sulla prestazione offensiva ha inciso naturalmente l’assenza di un running back titolare, il taglio di Patrick Carr ha lasciato un vuoto che sarà a breve colmato e la solidità della retroguardia di casa, anche in questo caso tra le migliori della lega. Tra i protagonisti in positivo si segnalano diversi ricevitori tra i quali Juan Flores Calderon, Gianluca Santagostino, Luciano Giuliani e Niccolò Pulsinelli. Buona anche la prestazione di Modeste Pooda che si è fatto carico del maggior parte del gioco di corsa.

 

Credits photo: Svenja Sabatini