Non è facile far dire a Edward Coffrini dell’Orto, titolare dell’Hotel Admiral di Milano, da quanti anni è sponsor dei Seamen Milano: nemmeno si trattasse di rivelare l’età delle mille donne di James Bond, lo 007 delle cui memorabilia è grande collezionista.

“Che vuoi che ti dica? Cinque, dieci, quindici”, scherza, mentre controlla una volta di più i rendering di come diventerà il suo albergo una volta terminata la ristrutturazione in corso “Un giorno ho conosciuto Marco Mutti e dal giorno dopo, altro che donne di 007, in stagione mi ritrovo con l’albergo invaso da tutti questi bestioni… per fortuna inaspettatamente tranquilli ed educati”.

Prima Bond o prima il football, allora? “La mia collezione a tema 007 è una passione addirittura antecedente a quella per i Seamen: sono riuscito anche a recitare in Casino Royale… prima ancora però c’è sempre stato lo sport, tutto lo sport.” A partire dai motori, se il nome non mente. “Motori sempre, inevitabile, come quando Niki Lauda annunciò proprio qui in albergo la nascita della sua linea aerea. Aerei, moto, auto… E poi lo sci, fin dai tempi del MIAS che si teneva in Fiera proprio qui davanti… Gros, Cassani… Alberto Tomba, con il quale siamo rimasti amici veri. Storie di ogni genere, come quella che mi ha portato a ricevere da Michael Jordan una sua maglia da gioco autografata, speditami come ringraziamento per aver tenuto aperto l’albergo anche durante il COVID”.

Quando l’Admiral ha dato una grossa mano anche al football. “Certo, al Vigorelli non vi potevate cambiare, venivate tutti qui sotto nella sala per le riunioni a cambiarvi… Anche gli arbitri!”

Insomma, più che uno sponsor, uno di famiglia. “Direi proprio di sì, da sempre, dai tempi del nonno, quando, come diceva il sommo poeta Andrea G. Pinketts che qui faceva base con la sua Scuola dei duri, la fiera era fiera di essere fiera!”

Ufficio Stampa Seamen Milano