Matteo Felli è il kicker della nazionale italiana. Formerà una coppia formidabile, ai Seamen, assieme a Giorgio Tavecchio.

Matteo Felli, cremonese, classe 1988, è il kicker della nazionale italiana. I Panthers Parma lo hanno strappato al calcio facendolo diventare un grande talento del nostro sport. Assieme a Giorgio Tavecchio comporrà nei Seamen una coppia formidabile per affrontare l’avventura in ELF.

D. Benvenuto a bordo Matteo! Nel tuo curriculum si legge che i Panthers ti hanno strappato al calcio per farti divenire un ottimo kicker di football. Ci racconti com’è andata?

R. Parto col ringraziare tutti voi per la fantastica accoglienza. É davvero un onore per me far parte di questo grande team! La mia è una storia è un po’ particolare. In realtà ho iniziato a giocare a football a Cremona nel 2016 in seguito a un intervento per un ernia del disco, strana la vita. Nel 2017 sono approdato a Parma grazie a un ex giocatore dei Panthers che mi ha messo in contatto con l’allora presidente Ivano Tira. La voglia di scoprire questo sport, ma soprattutto questo ruolo, il kicker, mi ha catapultato in un mondo fantastico. Non sono più riuscito a farne a meno.

D. Avrai al tuo fianco niente meno che Giorgio Tavecchio, ex NFL e Barcellona Dragons. Com’è il vostro rapporto in campo?

R. Chi conosce Giorgio sa che tipo di persona sia. È l’amico che ognuno di noi dovrebbe avere, quello con la “A” maiuscola. L’ho conosciuto nel 2017 a Torino, a un camp organizzato da coach Merola. Tutto quello che ho imparato lo devo in gran parte a loro due. Abbiamo un rapporto fantastico, quest’anno sarà il mio coach personale e non posso pretendere di più. Avere a disposizione la sua esperienza, la possibilità di conoscere i “trucchi del mestiere” è qualcosa d’impagabile. Gli sarò per sempre grato.

D. Ci sembra che anche con Stefano Busnaghi, da anni coach degli special team si sia instaurato un buon rapporto. Ci sbagliamo?

R. Assolutamente no. Con coach Busnaghi c’è un rapporto bellissimo che dura ormai da anni. Anche lui è sempre stato disponibile con me, ci siamo confrontati tante volte in passato anche se eravamo in due team diversi, rivali. Oggi condividiamo la stessa side line e non posso che essere felicissimo.

D. Anche nel tuo caso l’approdo ai Seamen comporta sacrifici in termini di spostamento dal luogo di residenza. Reputi che siano energie ben spese pur di affrontare l’avventura in ELF?

R. Credo che le energie dedicate allo sport in generale siano sempre ben spese. Lo sport, come la vita, è fatto di sacrifici, di sfide, di vittorie e di sconfitte. L’importante è mettere sempre il massimo impegno e serietà. Prima o poi tutto viene ripagato con soddisfazioni e ricordi che ti fanno dimenticare ogni goccia di sudore. Vivo e lavoro a Cremona, ogni allenamento necessita di tre ore di auto tra andata e ritorno. È un impegno non da poco, sotto ogni aspetto, ma, come ho detto prima, ne vale la pena.

D. La prima partita sarà contro Barcellona, l’ex squadra di Gorgio Tavecchio. Come vivete l’attesa?

R. Siamo molto eccitati e non vediamo l’ora di giocare. La staff e tutti i coach ci stanno preparando al meglio. Nel gruppo vedo molto entusiasmo, ma anche molta concentrazione e professionalità. Vogliamo dimostrare il valore di questa squadra e rendere il football italiano fiero di noi. La società ha messo in campo tutte le forze a disposizione per rendere quest’avventura indimenticabile. Il 10 giugno sarà un giorno importante per tutti e colgo l’occasione per invitare più persone possibili a venire allo stadio a supportarci. Lo stiamo facendo anche attraverso i canali social. Tutti a bordo!

D. Assieme a Modeste Pooda rappresenterai il football parmense in ELF. Senti il peso della responsabilità?

R. Sono davvero felice di poter condividere ancora lo spogliatoio con Modeste “Momo” Pooda. Abbiamo un bellissimo rapporto. La responsabilità che mi sento addosso è soprattutto quella di rappresentare il mio paese: l’Italia. É un opportunità importante e darò il 110% per non deludere le aspettative.

D. Sbilanciamoci senza sbilanciarci troppo…. Dove speri che arrivino i tuoi Seamen in questa prima stagione europea?

R. Ovviamente si punta a fare il massimo. Il campionato è lungo, saranno 12 partite di regular season: 6 in casa e 6 in trasferta. Affronteremo ogni singola partita come fosse una finale, con lo spirito che da sempre accompagna questa società. Non mi piace fare pronostici, ma se continueremo a lavorare come stiamo facendo sono sicuro che potremo prenderci qualche soddisfazione! Go Seamen e TUTTI AL VIGORELLI!

Ufficio Stampa Seamen Milano